Strumenti dell’agopuntura
Tra gli strumenti più usati dagli agopuntori ci sono gli aghi, l’elettrostimolatore, la moxa, la lampada a infrarosso lontano e le coppette.
Gli aghi sono sterili e monouso. La puntura è a volte fastidiosa, ma non dolorosa. Gli aghi vengono delicatamente manipolati dall’operatore e sono mantenuti in sede per una ventina di minuti.
L’elettrostimolatore è un apparecchio che, grazie a una batteria, genera una debole corrente elettrica che attraverso dei cavetti viene trasmessa agli aghi. Il paziente sente come se qualcuno stesse picchiettando con la punta di un dito sul punto dove si trova l’ago. Uno strumento accessorio è il cercapunti, che aiuta a localizzare gli agopunti misurando la resistenza elettrica cutanea; infatti gli agopunti corrispondono ad aree di minore resistenza elettrica.
La moxa è un sigaro di artemisia (una pianta molto diffusa), che viene acceso a un’estremità e avvicinato alla pelle in corispondenza dei punti di agopuntura, in modo di ottenerne il riscaldamento.
La lampada a infrarosso lontano ha della lampada solo l’aspetto. In realtà è una piccola stufa che emette una radiazione infrarossa con frequenza compresa tra i 2 e i 22 nanometri. Questa radiazione ha la capacità di riscaldare profondamente i tessuti. Ha un’azione simile alla moxa, con la differenza che si possono trattare aree molto più ampie.
Le coppette sono contenitori in vetro simili a bicchieri all’interno dei quali viene creata mediante il calore una piccola depressione. Collocate sulle aree dolenti, producono sollievo attraverso un’azione drenante.